Vazzola

Note storiche

Antica pieve, matrice di Cimetta – Tezze – Soffratta e Rai. Il paese sorse in epoca imprecisata ma certamente prima del mille. Vazola così chiamata dal nome del canale che l’attraversava, nel 1138 era feudo dei conti Collalto, passò quindi ai Caminesi, poi all’illustre famiglia trevigiana Spineda. Si ha notizie di un certo Pietro “plebanus de la Vazzola” nel 1128 ma la serie completa dei parroci, pervenutaci, inizia con l’anno 1427. Sull’area dell’odierna chiesa costruita dopo il ‘400 e consacrata dal vescovo Nicolò Trevisan il 9 novembre 1490, ne sorgeva un’altra assai più antica di cui furono recentemente scoperte le fondamenta e il pavimento. Durante la guerra del 1915-18 gli austriaci atterrarono il campanile che in realtà era una superstite torre millenaria dell’antica Vazzola:anche la parrocchiale rimase gravemente danneggiata dai bombardamenti. Dopo la liberazione tutti i danni furono riparati: il campanile rifatto nuovo, su disegno dell’arch. Vincenzo Rinaldi di Venezia, venne inaugurato nel 1922. Importanti gli affreschi affiorati sotto l’intonaco della vecchia sagrestia e attribuiti a Pomponio Amalteo. L’organo (1922-23) è uno dei migliori fra quelli costruiti dalla ditta A. Pugina di Padova. A Vazzola nacque mons. Francesco Nardi che fu segretario della Congregazione dei vescovi e religiosi; uomo di grande cultura, godeva la stima dei personaggi più illustri del suo tempo e fu benemerito per l’attività svolta a favore della S. Sede; morì a Roma nel 1877.